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Visualizzazione dei post da 2012

AUGURI DI BUON NATALE!!!

CARNEVALE DELLA BIODIVERSITA': ho visto cose...la biologia dei mondi fantastici

Questo post partecipa all'edizione del carnevale della biodiversità: ho visto cose...la biologia dei mondi fantastici. Invito chiunque passasse per questo blog a visitare il sito di Livio Leoni http://mahengechromis.blogspot.it/2012/12/ho-visto-cose-la-biologia-dei-mondi.html  dove troverete la presentazione del carnevale e tutti i post partecipanti all'evento. Salite tutti a bordo, stiamo per partire alla volta di una galassia lontana lontana, faremo tappa verso remoti mondi, impossibile visitarli tutti quindi accontentatevi di una breve escursione, nel link in basso troverete una mappa della galassia e una breve descrizione dei pianeti su cui ci dirigeremo; invito tutti i passeggeri una volta scesi a terra di non allontanarsi dal gruppo e soprattuto di non dimenticare la spada laser gentilmente fornita dall'equipaggio, tenetevela stretta e non borbottate sul colore del laser... è "pur sempre  un arma bella ed elegante per tempi più civili non errante con un ful

LO SAPEVATE CHE ALCUNI MOLLUSCHI MARINI...

Questa è bella, non ci sto a discutere troppo sopra, mi sa che ci dedicherò, se faccio in tempo devo ritrovare la password,  il mio primo post su Cattivascienza in Tv. Passate il mouse sul seguente  link dove potrete vedere la puntata di costume e società del 21/11/2012; andate al minuto 2:43, o guardatevi tutto il servizio, in ogni caso prestate attenzione a partire dal minuto 2:43, si inizia parlando della virilità del leone che ci da dentro di brutto, ma è solo l'antipasto perchè qualche secondo dopo si parlerà di alcuni molluschi marini che nascono maschi per poi diventare femmine...e qui mi direte e cosa ci sta di strano? E'una cosa che si osserva in molte specie di organismi...niente di eccezionale infatti, la cosa eccezionale è il termine utilizzato, forse termini come monoicismo o ermafroditismo sequenziale non andavano bene...

CARNEVALE DELLA BIODIVERSITA': IL RITORNO!!!

E' con somma gioia signori e signore che vi annuncio la ripresa del carnevale della biodiversità! Non so voi ma sentivo la mancanza... Faccio un bel copia e incolla del bando con tanto di link che vi rimanda alle pagine da cui l'ho preso dove potete trovare gli indirizzi mail dei fondatori del carnevale a cui inviare le vostre candidature!!! CARNEVALE DELLA BIODIVERSITA' IL BANDO. Se temevate un'apoptosi cerebrale collettiva non potevate essere più in errore. Come accade a molte forme di vita, anche il Carnevale della biodiversità era entrato in diapausa, in attesa di tempi interessanti. Ciò per evitare di utilizzare fino all'ultimo le risorse messe a disposizione dall'ecosistema telematico ed evitare così il conseguente crash nella popolazione. Adesso che abbiamo ripreso le forze, grazie anche all'incontro di Riva del Garda, torniamo a caccia di post che ci raccontino le infinite forme bellissime della biodiversità. Per gli incauti che si fossero

LA CELLULA VEGETALE: I plastidi.

I plastidi I plastidi sono presenti nelle loro numerose forme in tutte le cellule vegetali fotosintetiche, i più comuni sono i cloroplasti , i cromoplasti e i leucoplasti. I cloroplasti. Ogni cloroplasto è delimitato da un doppio involucro di membrane ed è interamente differenziato in un insieme di strutture note come tilacoidi e in una sostanza fondamentale più o meno omogenea nota come stroma. I cloroplasti sono la sede del processo fotosintetico, contengono clorofilla e pigmenti carotenoidi. I pigmenti clorofilliani, recettori necessari per la fotosintesi sono responsabili del colore verde di questi plastidi Una singola cellula del mesofillo può contenerne da 40 a 50, un millimetro quadrato di foglia ne contiene circa 500.000. I cloroplasti si dispongono generalmente con la superficie più ampia parallela alla parete cellulare. Nella cellula sotto l'influenza della luce possono riorientarsi raccogliendosi per esempio, in condizioni di bassa o media intensità luminosa,

PROSSIMAMENTE: I PLASTIDI.

Dopo una lunga vacanza dal blog rieccomi qua con l'intenzione di tornare a scrivere più che mai! Vorrei riallacciarmi ai post sulla fotosintesi ( pigmenti fotsintetici e i sistemi fotosintetici ), ma prima mi sembra doveroso fare una piccola precisazione sui plastidi, che non sono solo i cloroplasti...

IL FUNGO PARASSITA E LA FORMICA ZOMBIE

I parassiti devono necessariamente adattarsi all'ambiente interno dell'ospite, in molti casi è risaputo che siano in grado di alterare il comportamento dei loro ospiti facendo si che assumano atteggiamenti che in genere non sono a loro consoni e che possano favorire la fitness del parassita; alcuni studiosi sono soliti sottolineare questo comportamento descrivendo l'ospite come una sorta di estensione del fenotipo stesso del parassita.  Il grado di variazione del comporamento dell'ospite può variare enormemente a seconda del parassita che prendiamo in considerazione e può variare da cambiamenti lievi nell'espressione di comportamenti normalmente espressi; all'espressione di comportamenti totalmente nuovi che negli ospiti non infestati non vengono mai osservati. Quello che andremo a vedere oggi è un drammatico esempio di manipolazione comportamentale di un ospite da parte di un parassita. Il parassita è un fungo noto come Ophiocordyceps unilateralis e l&

VITA DA PARASSITA: MALARIA (Plasmodium falciparum, ovale, vivax,malariae)

La malaria è una parassitosi causata da protozooi del genere Plasmodium. Agenti infettivi. Quattro specie sono considerate pericolose per l'uomo: Plasmodium falciparum, Plasmodium vivax , Plasmodium ovale, Plasmodium malariae . Nelle aree endemiche non sono infrequenti infezioni miste. Diffusione. La malaria non risulta più presente in forma endemica in molti paesi a clima temperato e in alcune aree dei paesi subtropicali, anche se rappresenta ancora una importante causa di malattie in molte regioni dell'Africa, del Pacifico del sud, dell'Asia e in alcune regioni del sud-america. Serbatoio. L'uomo sembra essere il serbatoio principale, con eccezzione della P.malariae comune non solo all'uomo ma anche alle scimmie africane e probabilmente ad alcune scimmie del sud america. Molti primati possono in natura essere infettati dai parassiti malarici, l'uomo può essere infettato sperimentalmente, ma molto rara è la trasmissione in natura. Ci

I FOTOSISTEMI: uno sguardo ai componenti dei fotosistemi.

La fotosintesi può avvenire grazie alla presenza di particolari e complessi sistemi proteici noti come fotosistemi; nelle piante superiori   ne possiamo trovare due tipi. Questi fotosistemi possono essere suddivisi in due componenti: complesso antenna e centro di reazione . Vediamo le componenti dei due fotosistemi. Fotosistema I Nelle piante il fotosistema I consta di circa una dozzina di polipeptidi molti dei quali inseriti all'interno del doppio strato lipidico. Il fotosistema I contiene vari centri Fe2S2 centinaia di molecole di clorofilla (la stragrande maggioranza clorofilla a ) tutte legate a proteine. Centro di reazione. Come accennato sopra il centro di reazione è costituito da una coppia speciale di clorofilla a noto come P700 (700 sta ad indicare la lunghezza d'onda espressa in nanometri, relativa al picco masimo di assorbimento) associato al centro di reazione troviamo una clorofilla monomerica ( A0 ) che agisce da accettore immediato per gli elettro

VITA DA PARASSITA: Enterobius vermicularis (Oxyiuris vermicularis)

L' enterobius vermicularis è un nematode in grado di provocare una infestazione nota con il nome di Enterobiasi (ossiurasi). Diffusione : è un parassita diffuso in tutto il mondo, negli stati Uniti rappresenta una delle infestazoni elmintiche più comuni. Serbatoio : l'uomo; enterobiasi in grado di infestare altri animali non infestano l'uomo e viceversa.

PLATELMITI: morfologia, strutture, locomozione dei turbellari e dei parassiti.

Morfologia dei platelminti. Abbiamo accennato al fatto che i platelminti non possiedono un apparato scheletrico, almeno non nel modo che siamo soliti pensare. I platelminti possiedono uno "scheletro idrostatico" assicurato da liquidi cellulari presenti nel tessuto connettivo che circonda i loro organi interni. Turbellari. I turbellari hanno un epidermide costituita da un solo strato di cellule, prendiamo ad esempio la planaria, nell'immagine sotto è rappresentata una sezione trasversale, l'epidermide in genere è spessa e costituita da un solo strato cellulare, contiene cellule ghiandolari sensioriali e cellule contenen i radbiti curiose strutture bastoncelliformi, se disturbati espellono tali strutture ciò causa la produzione di una guaina mucosa sulla superficie dell'organismo che protegge l'animale. 

TRICHURIS TRICHIURA: malattia del verme a frusta.

La trichiuriasi è una infestazione parassitaria a carico dell'apparato intestinale causato da un nematode noto come Trichuris trichiura ( Trichocephalus trichiurus ) definito comunemente verme a frusta dell'uomo. Si tratta di un piccolo verme nematode della lunghezza di circa 40mm, con dimensioni simili nei due sessi, di colore bianco grigiastro. Gli adulti sono definiti vermi a frusta in quanto la parte cefalica è filiforme e viene utilizzata dal verme per ancorarsi alla parete intestinale e inserirsi nei tessuti dell'ospite,mentre la parte distale è più grande e nelle feminne rappresenta la regione da cui vengono rilasciate le uova. Le uova hanno dimensioni comprese tra i 50x20 micrometri, di forma semicilindrica e bipolare, opercolate. Una volta emesse nell'ambiente esterno tramite le feci, l'embrione contenuto al suo interno ha bisogno di un periodo di "maturazione" per poter entrare nello stadio infestante, la durata è di circa 20 giorni. Le uova