Nel post precedente della specie del giorno abbiamo osservato due organismi (anfiosso, ascidia) rappresentanti rispettivamente dei Tunicata e Cefalocordati. Leggendo il post si potrà notare come questi organismi presentino delle caratteristiche in comune.
Gli urocordati e i cefalocordati, fanno parte insieme ai cranioti (un esempio sono i vertebrati), a cui presteremo attenzione nei prossimi post, al grande gruppo dei cordati. Nonostante abbiamo a che fare con organismi completamente differenti, il gruppo dei cordati viene considerato monofiletico (la monofilia è la proprietà di un insieme di specie di derivare tutte da un antenato comune) sulla base di 5 sinapomorfie (detto sinteticamente, un insieme di caratteri che diversi taxa di organismi hanno ereditato da un antenato comune).
Queste sinapomorfie sono: 1) presenza di fessure faringee; 2) una struttura adiacente al faringe nota come endostilo o una struttura da esso derivato come la tiroide; 3) un insieme di cellule che costituiscono una bacchetta rigida nota come notocorda; 4) un cordone nervoso tubulare dorsale che sovrasta la notocorda; 5)una larva con coda che si prolunga oltre l'apertura anale.
Se notiamo attentamente tutte e 5 queste sinapomorfie le incontriamo seppur non tutte nello stesso stadio durante il ciclo vitale dell'anfiosso e della ascidia. Nell'ascidia 3 di queste cinque caratteristiche le possiamo rilevare allo stadio larvale, mentre le possiamo osservare in un anfiosso adulto.
In entrambi questi organismi inoltre il faringe lo possiamo correlare insieme all'endostilo ad un particolare modo di alimentazione, entrambi gli organismi si nutrono tramite filtrazione, la notocorda, il tubo dorsale nervoso e la coda sono da mettere invece in relazione con la locomozione.
Le fessure faringee inoltre si aprono nell'atrio sia di tunicati che di cefalocordati, attraverso tali fessure l'acqua in eccesso che viene filtrata viene espulsa, e le particelle nutritive vengono intrappolate nel faringe dal muco secreto dall'endostilo. Come osserveremo nei prossimi post nei cranioti il faringe sarà coinvolto prettamente in funzioni di respirazione, in essi inoltre non si osserveranno fessure faringee come quelle tipiche di cefalocordati e ascidie, ma avremo la presenza di strutture più complesse, le branchie.
Inoltre le cellule dell'endostilo sono in grado di produrre proteine capaci di legare lo iodio. Tali cellule possono essere considerate omologhe a quelle della tiroide dei cranioti, dato che anch'esse hanno la capacità di di incorporare iodio nella sintesi degli ormoni tiroidei.
La notocorda, tutti i cordati la presentano a qualche stadio del loro sviluppo, negli organismi che la presentano rappresenta un elemento di fondamentale importanza per il movimento.
La notocorda può essere definito come uno scheletro idrostatico. Come accennato brevemente nel post precedente, la notocorda è costituita da un insieme di cellule turgide presentanti un vacuolo ricco di liquido. La funzione primaria della notocorda è quella di resistere alla compressione impedendo che il corpo di accorci quando i muscoli si contraggono (come avviene nei lombrichi). Dato che la notocorda non è compressibile la contrazione dei muscoli può causare solo una sua curvatura laterale che permette il movimento dell'organismo.
Tutti i cordati hanno a qualche stadio del loro ciclo vitale un cordone nervoso tubulare dorsale la cui funzione è quella di integrare la contrazione dei muscoli nella locomozione. Inoltre la stragrande maggioranza di cranioti viventi, come i tunicati e i cefalocordati, presentano una larva con una coda postanale.
Queste sono le caratteristiche che incontriamo negli organismi che rientrano nel grande gruppo dei cordati. Ovviamente non sono tutte presenti nello stadio adulto di un organismo, e parte dei cranioti ha perso la larva con coda post-anale.
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