Questo post partecipa all'edizione del carnevale della biodiversità: ho visto cose...la biologia dei mondi fantastici. Invito chiunque passasse per questo blog a visitare il sito di Livio Leoni http://mahengechromis.blogspot.it/2012/12/ho-visto-cose-la-biologia-dei-mondi.html dove troverete la presentazione del carnevale e tutti i post partecipanti all'evento.
Salite tutti a bordo, stiamo per partire alla volta di una galassia lontana lontana, faremo tappa verso remoti mondi, impossibile visitarli tutti quindi accontentatevi di una breve escursione, nel link in basso troverete una mappa della galassia e una breve descrizione dei pianeti su cui ci dirigeremo; invito tutti i passeggeri una volta scesi a terra di non allontanarsi dal gruppo e soprattuto di non dimenticare la spada laser gentilmente fornita dall'equipaggio, tenetevela stretta e non borbottate sul colore del laser... è "pur sempre un arma bella ed elegante per tempi più civili non errante con un fulminatore qualsiasi..." (citazione necessaria).
Mappa galassiaLUMACA SPAZIALE (EXOGORTH)
La lumaca spaziale, insieme al sarlacc rappresenta forse uno degli organismi più singolari presenti nella galassia, è un enorme gasteropode lungo circa 10 metri, è una forma di vita basata sul silicio, la cui caratteristica principale è quella di riuscire a sopravvivere nel freddo dello spazio profondo. Lo si può ritrovare su molti asteroidi orbitanti attorno a stelle e sistemi di pianeti; è in grado di sfruttare l’energia luminosa e i minerali presenti negli asteroidi in cui si accresce. Sono molto pericolosi, nonostante la stragrande maggioranza di questi enormi gasteropodi raggiunga dimensioni di circa 10 metri, alcuni possono riuscire a raggiungere dimensioni veramente ragguardevoli anche per gli appartenenti alla loro specie, tanto è vero che possono essere in grado di catturare piccole navicelle che transitano vicino agli asteroidi in cui risiedono. Sono in grado di viaggiare tra gli asteroidi spingendosi prontamente fuori dall’asteroide in cui risiedono per saltare in un altro che transita nelle vicinanze. La riproduzione è asessuata, avviene tramite fissione, una volta raggiunta una massa adeguata inizia la divisione, la lumaca figlia derivante dalla fissione sa instintivamente come sopravvivere. Viene ampiamente utilizzato dalle industrie manifatturiere della galassia, in quanto dalle sue componenti possono ricavarsi speciali lubrificanti e fibre.
Esistono molte varianti della lumaca spaziale, come la lumaca gigante, le lumache cremisi, e le lumache Cularin. Lumache giganti spaziali sono più grandi in genere delle altre specie. Non è chiaro se si tratti di una specie separata dalla lumaca spaziale comune.
Le òlumache Crimson invece sono una specie di lumaca spaziale originaria delle asteroidi del settore Tapani.
Sono caratterizzate dalla presenza di una striscia rossa presente ad entrambi i lati del corpo.
Le lumache spaziali di Cularin sono invece una varietà di exogorth trovata nel sistema Cularin che si è rivelata relativamente facile da addestrare. Alcuni teorizzato che discendano da una forma addomesticata di lumaca spaziale ormai estinta. Altre teorie ritengono che tali exogorths discendano da lumache giganti autoctone del sistema Cularin, provenienti dalla cintura di asteroidi del sistema (Oblis) prima della sua distruzione, e che queste creature sopravvissute si siano adattate al vuoto dello spazio.
ARACHNOR
Alto circa 2 metri, questo gigantesco aracnide risiede nelle macabre e muschiose foreste del pianeta Aazid, questi aracnoidi, sono onnivori, si nutrono principalmente dei funghi giganti presenti in tale pianeta, rappresentano per essi una notevole fonte alimentare in quanto ricoprono buona parte di tutta la superficie del pianeta, ma non disdegnano la carne di molti altri organismi. Nelle intricate foeste muschiose del pianeta Aazid è possibile trovare numerose sostanze chimiche di particolare interesse che possono essere ampiamente utilizzate per scopi medici e bellici, inoltre i funghi di cui si nutrono gli Arachnor non contengono solo sostanze nutritive, ma anche sostanze chimiche fondamentali che permettono a tali ragni di creare una tela dalle incredibili capacità “adesive”, ritenute da molti studiosi tra le sostanze più efficaci da questo punto di vista presenti nella galassia. Sono organismi particolarmente territoriali, nonostante non siano organismi senzienti, possono cacciare singolarmente o in gruppo, adoperando specifiche strategie di caccia volte a spaventare le prede spingendole verso le loro enormi tele dove poi verranno intrappolate. Le prede una volta intrappolate non vengono subito divorate dal ragno, ma pazientemente aspettano che la preda esaurisca le sue forze, cercando inutilmente di divincolarsi dalla tela, inoltre le particolari caratteristiche chimiche della tela, fanno si che la preda nel cercare di divincolarsi, non faccia altro che auto intrappolarsi ulteriormente facilitando al ragno l’avvolgimento della preda in bozzoli. Il modo in cui si nutrono delle prede è sostanzialmente simile a quello che possiamo osservare comunemente tra i nostri ragni. Molte delle informazioni sulla biologia di questi organismi sono pervenuti dagli scritti ritrovati sul pianeta Aazid del professor Hoole (antropologo dell'impero) e del suo assistente Chlar kotchim biologo… entrambi non sopravvissuti all’inospitale pianeta.
PURELLA.
I ragni Purella sono originari del pianeta Yavin 8, ottava luna orbitante attorno al gigante gassoso Yavin. Hanno dimensioni noteveoli, alti circa 2 metri hanno un caratteristico colore rosso vivo possiedono otto paie di zampe e grosse mandibole con le quali riducono a brandelli le prede che catturano. Inoltre sono dotati di una vista particolarmente acuta in grado di poter vedere con facilità al buio. Le purelle nonostante non siano senzienti sono in grado di attuare strategie di caccia ben congegnate per la cattura delle prede. Inoltre oltre ad essere dotati di un acuto senso della vista hanno l’abilità di percepire la presenza di creature in avvicinamento, possiedono inoltre sensi molto sviluppati, sono in grado di poter percepire piccoli rumori e presenza di eventuali prede nelle vicinanze sfruttando l'ecolocalizzazione a percepirne grandezza e forma.
SARLACC
Ci spostiamo subito sul pianeta Taootine dove è possibile trovare uno dei misteri della zoologia moderna, il Sarlacc, organismo unico nel suo genere, si trova nel mare di dune del deserto di Taootine, ed è una delle creature più rare e misteriose della Galassia (se ne conoscono solo due: quello di Tatooine e quello di Felucia).
Siccome i Sarlacc sono molto pericolosi e abitano in zone remote e inospitali, pochi scienziati hanno tentato di studiarli.
Mentre alcuni credono che il Sarlacc sia un animale, altri notano come la sua struttura a radice e il sistema di riproduzione tramite spore indichino una origine vegetale. Il Sarlacc è una creatura onnivora, con diversi tentacoli e denti affilati con un becco grande. Siccome i Sarlacc vivono in ambienti isolati e basano il proprio nutrimento su prede che cadono nella loro bocca, essi si nutrono raramente.
Come risultato i Sarlacc hanno sviluppato un sistema digestivo particolarmente efficiente. Lo stomaco è capace di dissolvere lentamente una preda in sostanze nutrienti utilizzando un processo che può durare migliaia di anni. Se il Sarlacc non riceve una preda per lungo tempo ricorrere al sistema di radici per ricavare nutrimento dal terreno. Il Sarlacc è capace di nutrirsi assorbendo sostanze ricche di ossigeno, azoto, carbonio e idrogeno dal terreno presente sugli asteroidi senza atmosfera. Oltre agli acidi della digestione, lo stomaco del Sarlacc produce una neurotossina che impedisce alle vittime di muoversi e di fuggire.
Quando una preda si avvicina al Sarlacc, dalla bocca, la quale è ben nascosta tra le sabbie del deserto, (da notare come attui una strategia molto simile alla formica leone degli stati uniti, anche se il sarlacc è un organismo sessile) fuoriescono numerosi tentacoli che hanno la funzione di catturare prontamente la preda, una volta catturata la preda viene immediatamente portata in prossimità del lungo becco, tramite il quale la preda viene ingerita per finire nell'apparato digerente ed essere lentamente digerita viva. Altra caratteristica è il fatto che il sarlac stesso mantenga in via il più a lungo possibile la sua preda evitando che essa muoia precocemente. Il becco del sarlacc ha una lunghezza di almeno 3 metri.
Il sarlacc di Tatooine è diventato tristemente famoso per essere stato utilizzato dalla famiglia Hutt per giustiziare i prigionieri o coloro che disubbidivano al comando del potente signore della mala locale.
Come si può osservare nell'immagine la bocca del sarlacc possiede anche numerose file di denti affilati, si è scoerto dopo vari studi che solo a maturità i tentacoli e il becco si sviluppano appieno, e che quindi le lunghe fila di denti svolgono un ruolo fondamentale nei primi anni di vita, nel triturare le prede che cadono nella bocca spalancata.
Come accennato poc'anzi le vittime vengono mantenute in vita dal sarlacc con sostanze nutritive e vengono di conseguenza digerite in agonia, a volte, quando la vittima si trova nello stomaco per un lungo periodo di tempo, il sarlacc tende ad incorporare ciò che rimane del corpo, nel rivestimento dello stomaco per fare spazio altre prede. Un certo numero di più piccoli, stomaci secondari sono stati utilizzati per "memorizzare" le vittime in modo tale da poter essere consumate nel momento in cui il sarlacc necessita di una maggiore quantità di sostanze nutritive, come quando si trova nel periodo di crescita o durante lunghi periodi di magra.
Il sangue è particolarmente acido.
RANCOR.
I Rancors sono enormi creature bipedi dell'altezza di circa 10 metri. Il loro pianeta d'origine è sconosciuto, sono presenti in svariati mondi della galassia, anche e si suppone possano essere originari di Dathomir.
Sono organismi caratterizzati dall'avere degli arti posteriori particolarmente corti e tozzi se paragonati agli asti superiori lunghie dotati di affilati artigli, non sono molto veloci, ma possiedono una forza notevole. Possiedono inoltre una pelle particolarmente coriacea e si sono dimostrati più volte resistenti ai blaster (pistole e fucili laser), sono stati spesso utilizzati e "addomesticati" dal clan delle cosidette streghe di Dathomir le quali ne hanno sfruttato molto spesso la forza per i più svariati scopi, dallo spostamento di materiali pesanti nella costruzione di edifici in pietra o contro eventuali avversari. Sono organismi di difficile catalogazione in quanto mostrano le caratteristiche sia di mammiferi che di rettili. Nonostante tendano ad essere delle creature solitarie, le femmine sono particolarmente amorevoli con i piccoli, i quali una volta raggiunta la maturità prendono la loro strada.
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