Un ecosistema presenta un particolare equilibrio, quando si introducono specie non autoctone quest'ultime possono causare seri problemi. Per la prima volta nella storia del Regno Unito, una specie aliena (che significa una specie non nativa del luogo!) sarà lasciata libera nel tentativo di combattere la crescita di un'altra specie, anch'essa introdotta, in un ambiente totalmente differente dal suo ambiente naturale.
Milioni di insetti (Aphalara itadori) saranno importati nel Regno Unito e utilizzati nella lotta contro la Fallopia japonica, una specie di pianta invasiva importata per la prima volta in epoca vittoriana, la quale da allora è diventata una seria minaccia per l'intero ecosistema del regno unito. Tutte le specie esotiche sono considerate "invasive", una volta che diventano difficili da controllare...
Secondo alcuni studi "tale pianta riesce a crescere attraverso il cemento e l'asfalto, causando danni ad edifici e muri, indebolendo le difese degli argini, e soffocando la crescita di altre piante". Insomma una vera e propria emergenza anche onerosa se si pensa che il Regno Unito spende ogni anno 2,4 miliardi di dollari nella lotta contro questa pianta.
Come se non bastasse, la Fallopia japonica non ha predatori naturali nel Regno Unito, ma ecco trovata la soluzione (almeno si spera) l'insetto Aphalara Itadori è il nemico naturale di questa pianta, infatti in Giappone, esso aiuta a mantenere sotto controllo la crescita di questa pianta. In realtà, questo insetto mostra una certa preferenza nel cibarsi di questa pianta. E secondo i test condotti dal Centro per l'agricoltura no-profit e Bioscienze International (CABI), il psyllid non si nutrono di nessuna altro tipo di pianta autoctona. (Anche se sarà, a sua volta, mangiato dai predatori locali.)
Il problema però sembra toccare anche altre nazioni infatti la Fallopia japonica è anche diffusa in tutto il Nord America, e il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti la classifica come specie invasiva. Secondo la conservazione delle specie vegetali Alliance, che fornisce alcune risorse su come combattere le erbe infestanti, "La fallopia iaponica si diffonde rapidamente e forma una fitta boscaglia che esclude la vegetazione nativa e altera fortemente l'ecosistema naturale. Essa costituisce una grave minaccia per le zone rivierasche, può sopravvivere a gravi inondazioni ed è in grado di colonizzare rapidamente svariati ambienti. Una volta stabilitasi in un luogo, le popolazioni sono estremamente persistenti ".
Ovviamente, l'introduzione di una specie aliena per combatterne un altra ha talvolta conseguenze impreviste, basti pensare a ciò che è successo in Australia con i rospi. Ma CABI sottolinea che l'introduzione del rospo della canna in Australia nel 1935 per il controllo dei coleotteri parassiti è stato effettuato contro il parere degli scienziati, dando nefasti risultati.
Nel frattempo, fonti del governo britannico riferiscono che questo è il modo migliore per liberare il paese del Fallopia japonica: "Questo progetto non solo è innovativo, ma offre una reale speranza che si possa ristabilire l'equilibrio."
Un insetto simile all' aphalara itadori è stato rilasciato in Florida, pochi anni fa per combattere la (Melaleuca quinquenervia), un albero invasivo proveniente dall' Australia, anche se i risultati finora non sono ancora conclusivi.
Fonti: Scientific American.
Commenti
Posta un commento