Sempre platelminti parassiti, il protagonista della settimana è l'Hymenolepis nana (verme a nastro nano). Questo parassita è responsabile di una malattia intestinale nota come imenolepiasi. Le dimensioni del verme a nastro sono piccole soprattutto in lunghezza se paragonate agli altri parassiti appartenenti ai platelminti. Le infestazioni lievi in genere decorrono in maniera asintomatica a differenza delle infestazioni massicce che possono comportare enteriti, diarrea, dolori addominali, altri sintomi vaghi come ad esempio astenia e pallore. La diagnosi avviene mediante identificazione delle uova nelle feci. E' un platelminta, l'unico che infesta l'uomo a non avere un ospite intermedio obbligatorio.
Cenni clinici: nei bambini e nei casi di infestazione massiccia il problema principale è dovuto al fatto che oltre ad assorbire dal lume intestinale molte sostanze nutritive, queste tenie possono "scavare" le pareti intestinali causando quindi gravi danni. In genere però le infestazioni decorrono in maniera asintomatica.
Complicanze derivanti dall'infestazione di Hymenolepis possono essere reazioni allergiche dovute ai prodotti di scarto del parassita, mentre nel caso di infestazioni massiccie si può avere diarrea, perdita di peso. Sintomi rari includono anoressia, aumento dell'appetito, vomito, nausea, diarrea sanguinolenta, mal di testa, vertigini, in alcuni casi attacchi epilettici.
Diffusione: è diffuso in tutto il mondo, in particolar modo è più comune negli ambienti caldi che in quelli freddi e più comune in ambienti secchi che in quelli umidi. Rappresenta la più comune causa di infestazione da platelminti negli USA e in america latina, nei paesi del mediterraneo, nel vicino medioriente, in India.
Modalità di trasmissione e ciclo vitale: il serbatoio principale di questo parassita è l'uomo, forse il ratto, più comunemente infestato dalla Hymenolepis diminuita. La modalità di trasmissione avviene principalmente per via oro-fecale; con dita contaminate con feci (autoinfestazione) o tramite trasmissione interpersonale, attraverso cibi o acqua contaminate da feci contenenti le uova del parassita. Altra modalità di trasmissione è tramite un ospite intermedio (o accidentale) come un insetto, il quale una volta che ha ingerito le uova ne permette lo sviluppo delle oncosfere in cisticercoidi i quali poi possono trasmettere il parassita in maniera indiretta o diretta tramite l'ingestione di una larva di insetto. Una volta penetrati nell'organismo, le uova si schiudono in oncosfere, la forma embrionale di questi vermi parassiti, i quali penetrano la mucosa dei villi intestinali e si sviluppano in cisticercoidi; nell'intestino continuano il loro ciclo vitale fino a svilupparsi in individui adulti. Le uova dell'H.nana possono essere immediatamente contagiose subito dopo essere state rilasciate dalle proglottidi , ne consegue che chi è infestato può essere reinfestato con facilità.
Periodo di incubazione: l'esordio dei sintomi da infestazione di H.nana è variabile; circa 2 settimane.
Periodo contagiosità: il parassita può persistere nell'ospite anche per 2-3 anni.
In individui immunocompromessi vi possono essere infestazioni massicce.
Morfologia: Il corpo dell'hymenolepis nana presenta le caratteristiche morfologiche di base di ogni platelminta, è un verme piatto presentante un collo particolarmente sottile e il corpo suddiviso in strobili e quindi segmentato. La loro lunghezza può variare dai 15-40 mm con uno spessore che in genere raggiunge 1 mm. La testa (scolice), presente nella foto in basso, presenta una serie di rostri (circa 20-30) e quattro ventose poste ai quattro angoli.
Le oncosfere, forme embrionale del verme, sono ricoperti da una membrana ialina esterna e da una membrana interna più spessa. Incorporata sulla membrana interna possono trovarsi strutture simili a ciglia.
H.diminuita ha sostanzialmente caratteristiche morfologiche del tutto simili a quelle dell'H.nana, ma sono molto più grandi e in grado di raggiungere una dimensione ragguardevole, circa 90 mm di lunghezza e 40 di larghezza. Altra differenza è nello scolice (immagine sopra) dove non si riscontrano i rostri che si possono osservare tipicamente nella nana. Le oncosfere sono due volte più grandi di quelle dell'H.nana e non presentano strutture ciliari.
L'Hymenolepis diminuita è il verme a nastro dei ratti e topi; l'uomo è un ospite accidentale, i bambini sono i più soggetti all'infestazione. Le uova vengono emesse con le feci dai roditori. il trattamento è lo stesso che si adotta per l'Hymenolepis nana: praziquantel, niclosamide, albendazolo.
Ciclo vitale: Le uova dell'Hymenolepis diminuita vengono espulse tramite le feci nell'ambiente esterno. Le uova vengono ingerite da un ospite intermedio (artropodi, pulci) dove si sviluppano in cisticercoidi. Come abbiamo detto l'uomo può rappresentare un ospite accidentale. Può essere infestato attraverso l'ingestione di acqua contaminata con feci o alimenti non adeguatamente lavati dove possono essere presenti larve di insetto infestate, o direttamente dall'ambiente esterno tramite ingestione accidentale delle uova (i più esposti sono i bambini, che possono entrare in contatto con il terreno e mettersi le mani in bocca). Nell'intestino dell'ospite definitivo, il parassita si attacca alle pareti intestinali tramite le sue ventose, la maturazione aviene in circa 30 giorni e il parassita può raggiungere lunghezze di 30 cm. Le uova sono espulse dal mammifero nell'ambiente tramite le feci e il ciclo ricomincia. Nella foto sotto troviamo rispettivamente da sinistra a destra
uovo di Hymenolepis diminuita, oncosfera di H.nana, sotto uovo di H.nana e proglottidi di H.diminuita.
Misure preventive:
1) Educazione nell'igiene personale e nello smaltimento igienico delle feci
2)Fornire latrine e antenerle pulite
3)Proteggere gli alimenti e l'acqua dalla conaminazione da parte delle feci umane e di roditori
4) Trattare gli infetti onde rimuovere le fonti di infezioni
5)Eliminare i roditori da ambienti domestici.
6) Non è richiesta notifica alle autorità sanitarie locali ne azioni di quarantena.
7)indagine sui contatti e sulla fonte di infezione.
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