Passa ai contenuti principali

VITA DA PARASSITA: Tenia saginata


La tenia saginata, è definita cestode della mucca. A differenza della tenia solium la mucca rappresenta l'ospite intermedio obbligatorio per lo sviluppo di questo parassita, infatti le uova emesse con le feci, non sono a differenza della tenia solium direttamente infestanti per l'uomo, ma solo per i bovini. Gli esseri umani sono gli ospiti definitivi sia della tenia solium che di quella saginata.

Tenia saginata ciclo vitale e modalità di trasmissione.
Il ciclo vitale della tenia saginata inizia quando le uova del parassita vengono emesse nell'ambiente esterno tramite le feci, le uova possono sopravvivere per mesi nell'ambiente esterno. Una mucca (ospite intermedio obbligato) si nutre dell'erba contaminata dalle uova o dalle proglottidi gravide rilasciate attraverso le feci nell'ambiente esterno. Nell'intestino le larve (oncosfere) penetrano nella parete intestinale e da qui possono entrare in contatto con i vasi sanguigni, disperdendosi nei vari distretti dell'organismo, migrando nel tessuto muscolare, (raramente fegato o altri organi) dove si incistano. La mucca in quanto ospite intermedio è fondamentale per permettere lo sviluppo del cosidetto cystcercus bovis che può essere infestante per l'uomo.
La modalità di trasmissione avviene mediante l'ingestione di carne infestata cruda o non completamente cotta.
I cisticerchi possono rimanere infestanti per anni. Una volta che una persona ingerisce carne cruda o poco cotta infestata dai cisticerchi, le larve riprendono il loro ciclo vitale nell'intestino diventando adulti nel giro di due mesi circa.
La tenia saginata si attacca alle pareti intestinali mediante l'organo di attacco, noto come scolice, grazie alle quattro ventose di cui è provvisto. Lo scolice può avere dimensioni comprese tra 1 o 2mm di diamentro. Come altri appartenenti alla famiglia dei platelminti e al gruppo dei cestodi, questi vermi parassiti sono costituiti da un corpo che possiamo suddividere in tre componenti (testa-collo-strobilo). Lo strobilo è costituito da vari segmenti noti come proglottidi, man mano che ci si allontana dal collo le proglottidi maturano sessualmente. Ogni proglottide misura in media 16-20 mm di lunghezza e 5-7 mm di larghezza e ogni proglottide dispone di organi riproduttivi. Le proglottidi possono arrivare a produrre circa 100.000 uova al giorno. Le proglottidi gravide si distaccano dal corpo e tramite le feci vengono poi espulse nell'ambiente esterno. Una tenia adulta può arrivare ad aver circa 1000-2000 proglottidi, e ogni giorno circa 6 si distaccano dal corpo. Le uova in genere soggiornano all'interno della proglottide che viene espulsa con le feci; in seguito la proglottide si dissecca rompendosi e permettendo la fuoriuscita delle uova. Le uova hanno un colorito marrone e misurano cica 35 micrometri di diametro. La tenia saginata può vivere 25 anni e raggiungere dimensioni notevoli (5-10 metri).

Manifestazioni cliniche.
L'infestazione intestinale causata dalla tenia saginata e la tenia solium, va sotto il nome di teniasi. L'infestazione spesso è asintomatica, la teniasi causata dalla saginata è più evidente di quella causata dalla tenia solium, anche se l'infestazione provocata da quest'ultima può essere molto più pericolosa in quanto chi viene infestato da questo parassita può essere soggetto ad una complicazione potenzialmente letale nota come cisticercosi.
L'infestazione da tenia saginata può causare vari sintomi tra cui:
reazioni allergiche, problemi digestivi, costipazione, diarrea, dizziness, mal di testa, perdita di appetito, nausea, ostruzione dei dotti biliari, mal di stomaco, perdita di peso. Inoltre la migrzione delle proglottidi può causare, vari problemi tra cui infiammazione dell'appendice; infiammazioni dei dotti biliari, e fuoriuscita di segmenti di vermi dall'ano.
La diagnosi avviene mediante identificazione delle uova o delle proglottidi nelle feci. Uova e proglottidi possono apparire nelle feci all'incirca tre mesi dopo l'infestazione.

Nelle immagini sotto trovate rispettivamente, la testa...
proglottide
                                                                       tenia adulta

Commenti

Post popolari in questo blog

IL POTENZIALE IDRICO NELLE CELLULE VEGETALI E NEL TERRENO.

Le piante hanno bisogno di una ingente quantità d'acqua per sopravvivere, solo che di tutta l'acqua che esse assorbono dal terreno, la stragrande maggioranza viene rilasciata nell'atmosfera sottoforma di vapor acqueo a causa di un processo noto come traspirazione ; di conseguenza le piante devono continuamente rimpiazzare l'acqua che perdono con altra che assorbono dal terreno. Ciò causa la formazione di un continuo flusso di acqua che va dal terreno all'atmosfera noto come continuum suolo-pianta-atmosfera . La traslocazione dell'acqua nel sistema suolo-pianta-atmosfera, si basa su differenze di potenziale idrico entro e fra queste tre componenti.

LA FOTOSINTESI: i pigmenti fotosintetici.

Attraverso il processo fotosintetico, gli organismi vegetali riescono ad assorbire e convertire l’energia luminosa in energia chimica di legame. Tutto ciò è possibile grazie ad un particolare gruppo di molecole note come pigmenti, tra cui rientrano le clorofille  e al connesso sistema biochimico a cui sono questi pigmenti sono legati, che permette la conservazione e lo sfruttamento di questa energia luminosa. Sebbene negli organismi vegetali esistano numerosi processi dipendenti dalla luce ( fotomorfogenesi, fotorientamento ecc…) il processo fotosintetico è l’unico ad essere responsabile della vita sulla terra e non solo degli organismi vegetali, ma di tutta la vita. Gli altri fenomeni dipendenti dalla luce, non hanno infatti un impatto così importante sul metabolismo degli organismi vegetali , ma sono diretti principalmente a raccordare il movimento o lo sviluppo in base ai segnali ambientali. Come attori del processo fotosintetico un ruolo da protagonisti viene svolto soprattut

UROCORDATI E CEFALOCORDATI: Ascidia e anfiosso.

Urocordati: Tunicati. Gran parte degli organismi appartenenti ai tunicata, eccezion fatta per qualche centinaio, sono apparteneti alle Ascidiacea. Sono organismi coloniali e sessili, hanno una elevata distribuzione geografica, ciò è stato reso possibile anche dal comportamento dell'uomo, infatti molte ascidie si fissano agli scafi delle navi, per cui sono stati introdotti nei porti di tutto il mondo da cui poi si sono diffuse. L'ascidia adulta è un organismo sacciforme, il nome Tunicata deriva proprio dal fatto che tali organismi sono avvolti da una vera e propria tunica che offre protezione e sostegno all'organismo. Tale tunica è costituita principalmente da un mucopolisaccaride noto comunemente con il nome di tunicina , un polimero simile alla cellulosa . Nell'immagine sotto si può osservare come sono strutturati tali organismi. Partendo dall'alto è presente una struttura nota come sifone inalante , sono organismi filtratori, l'acqua e le particelle n