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ASCARIS LUMBRICOIDES.


L' Ascaris lumbricoides è un nematode responsabile di una malattia nota come Ascaridiasi. La sede dell'infestazione parassitaria è l'intestino tenue.

Serbatoio: il serbatoio dell'Ascaris Lumbricoides è l'uomo, che ne rappresenta l'ospite definitivo. Questo parassita non ha ospiti intermedi, l'A.lumbricoides che infesta l'uomo è morfologicamente indistinguibile da quelli che infestano altri animali.

Morfologia: A. lumbricoides è un grande verme nematode, di colore bianco/giallastro, la femmina adulta può raggiungere le dimensioni che variano tra i 20 e i 30 cm di lunghezza, per 5 mm di diametro, mentre il maschio è in genere un po'più piccolo, misurando circa 15-20 cm di lunghezza per 4 mm circa.
La lunghezza media della vita dell'individuo adulto è di circa 12-24 mesi a seconda dei casi.

Diffusione: La sua diffusione dipende soprattutto dal grado di fecalizzazione ambientale, è presente grossomodo in tutto il globo, soprattutto nelle regioni con climi caldi e umidi e tende ad essere più comune nelle regioni tropicali e subtropicali. A favorire la sua diffusione sono le scarse misure igieniche, sia a livello personale, che a livello generico; in particolar modo dove non viene prestata particolare attenzione allo smaltimento igienico delle feci e al trattamento delle acque destinate al consumo umano. 

Modalità di trasmissione: avviene mediante ingestione delle uova in maniera diretta o indiretta, attraverso cibo e acqua contaminato direttamente o indirettamente con le feci.




Ciclo vitale: La femmina può emettere fino a 200.000 uova al giorno, le quali presentano forma ellittica e dimensioni di circa 50-70 x 40-50 micrometri. L'uovo emesso con le feci non è immediatamente infestante, deve permanere per un periodo di "maturazione" in determinate condizioni ambientali, terreno umido  o acquoso a temperature ottimali di 36-40°C. All'interno dell'uovo si sviluppa prima la forma larvale definita strongiloide e poi la rabditoide (larva di secondo stadio) che rappresenta la forma infestante.
L'uovo può rimanere infestante per lunghi periodi di tempo se le condizioni lo permettono, anche 10 anni, in attesa di essere ingerito dall'ospite definitivo. L'ingestione dell'uovo da parte dell'ospite definitivo ne determina la schiusa. Una volta entrato in contatto con l'ambiente acido dello stomaco, i succhi gastrici e la forte acidità che li caratterizza, modificano la parete dell'uovo; la larva emergerà in seguito a livello dell'intestino tenue.
Il ciclo vitale dell'Ascaris dura circa tre mesi, inizia nel momento in cui l'ospite ingerisce le uova. L'entrata in contatto con l'ambiente gastrico e intestinale causa la modifica delle uova del parassita determinandone la schiusa a livello dell'intestino tenue.
Nell'ospite definitivo il primo stadio dell'infestazione prevede una fase di infestazione extraintestinale.
Infatti le larve penetrano la mucosa intestinale entrando in contatto con il circolo sanguigno , ciò ne permette la dispersione nell'organismo fino ad arrivare al distretto polmonare.
In genere le larve di grandi dimensioni vengono bloccate a livello dei capillari alveolari più piccoli. La larva rabditoide lascia il circolo sanguigno penetrando a livello dell'alveolo polmonare per poi risalire lungo le vie respiratorie entrando in contatto con l'oro-faringe per poi ritornare all'apparato gastro-intestinale. Ciò avviene circa 10-14 giorni dopo l'inizio dell'infestazione.
Le larve ritornate a livello dell'intestino tenue completeranno il loro sviluppo in individui adulti iniziando l'emissione delle uova circa 60-70 giorni dopo l'infestazione.

Cenni clinici.
Le difese immunitarie dell'ospite sono dirette in genere verso lo stadio invasivo, a livello della fase di invasione polmonare, e sono basate sulla produzione di IgE. In un secondo momento anche le fasi larvali presenti al momento della seconda invasione intestinale causano risposte da parte dell'organismo. In genere la prima infestazione intestinale è del tutto asintomatica, mentre la seconda è interessata da fenomeni allergici.
Le conseguenze più severe si hanno soprattutto a carico dei bambini, dove le infestazioni possono causare malnutrizione. Altro problema fondamentale è che gli Ascaridi sono grossi e robusti vermi e tendono a raggomitolarsi, ne consegue che infestazioni massicce possono causare ostruzioni intestinali con tutte le problematiche che ne derivano, in molti casi si assiste anche a perforazione intestinale. La presenza di A.lumbricoides a livello intestinale, a seconda del grado di infestazione può causare inoltre forti dolori addominali, nausea, vomito.
Quando le larve sono disperse a livello polmonare è possibile riscontrare nei soggetti colpiti insorgenza di dolori al torace, tosse secca, espulsione di sangue rosso vivo.

Diagnosi: le forme larvali possono esser individuate all'interno dell'espettorato (larva rabditoide) e inoltre è positiva una ricerca anticorpale di tipo IgE specifica per l'Ascaris. L'infestazione intestinale viene dimostrata mediante l'identificazione delle uova nelle feci dell'ospite.

Misure preventive.
1) educare la popolazione sull'importanza di lavarsi le mani dopo l'utilizzo della toilette e prima di preparare i cibi.
2) Evitare di irrigare i campi con acque provenienti da fogne e ricche di materia fecale.
3) I pazienti vengono in genere trattati con farmaci antielmintici di scelta, tra cui pirantel pamoato, mendendazolo o abendazolo.

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